Cari giocatori. Vi porgo le mie scuse per l’aver sentito il bisogno di scrivervi questo comunicato, nel quale cercherò con ogni capacità di sintesi di essere il più breve possibile, compatibilmente con la complessità e la delicatezza delle cose che ormai non possono più attendere di essere dette.
E’ eventualità plausibile e ricorrente che nei gruppi numerosi come lo è la platea di questa associazione, determinate frange di elementi che la compongono tendano a riunirsi tra loro in compagini accomunate da caratteristiche caratteriali simili. Tra le caratteristiche solitamente aggreganti, risulta essere ricorrente il bisogno pregresso di sublimare coralmente le proprie “emozioni parassita”, prima tra tutte la rabbia, e altri insoluti personali, proiettandole verso un elemento riconosciuto collettivamente come “avverso” o “nemico”. Esempio tipico e portato alle estreme conseguenze sono le tifoserie violente da stadio. Non è solo con la violenza, tuttavia, che determinate tensioni possono venire sublimate. Tra queste figurano anche le forme sociali di persecuzione quali bullismo, mobbing, harassing, diffamazioni e pettegolezzi elaborati in modo che deformino la verità ai danni dell’elemento comunemente individuato come, appunto, “nemico” del gruppo. E’ altresì plausibile che in progetti di gioco come I Rami di Yggdrasil, la presenza di regole, regolamenti, gerarchie e ruoli e del personale preposto a farli rispettare, catturi su di sè il bisogno di individuare tale elemento avverso da combattere e quando questo avviene, nulla impedisce di tentare di prevaricare e scavalcare i ruoli e le gerarchie con ogni mezzo, tra cui anche leve che in qualunque contesto risultano grottesche e stucchevoli.
Nelle ultime settimane lo Staff de I rami di Yggdrasil, e in particolare la mia persona, siamo stati indirizzo di una serie piuttosto massiccia di voci false, diffamatorie, denigranti e irrispettose del lavoro che profondiamo nell’interesse del divertimento di chi interviene agli eventi. Esattamente come per i feedback, tendiamo per scelta a ignorare le voci che ci vengono riportate, anche se in mole piuttosto corposa come in questo caso, in quanto prive di dati ed elementi tangibili e oggettivamente incontrovertibili che le rendano qualcosa in più che semplici voci. Come per i feedback, ancora, in assenza di comunicazioni aperte, franche, dirette e responsabili, scegliamo di ignorare qualunque contenuto ci giunga indirettamente, perchè magari edulcorato da passaparola e da animosità personali e trasversali alla platea associativa.
Tali voci vorrebbero che io, nell’atto di rifiutare la richiesta di un giocatore con cui ho un rapporto di amicizia e di intimità pregresso, richiesta che prevedeva di far pagare a chi al prossimo evento pernotterà in tenda FG, danneggiandoli, anche le quote di chi dormirà in tenda IG, avrei utilizzato l’infelice frase “se non vi sta bene quella è la porta”. Dato che tutti i membri dello staff de I rami di Yggdrasil, che hanno potuto ascoltare e visionare il contenuto della conversazione sono pronti a testimoniare che questa frase non è stata pronunciata da me, abbiamo scelto anche in questo caso di ignorare ufficialmente la cosa, nonostante l’evidente danno ingiusto e notevole di immagine per me e per il progetto. Come ulteriore conseguenza di questa brevissima interazione, sono poi seguite due comunicazioni da parte del gruppo composto da giocatori i cui personaggi sono norreni: la prima riguardava la scelta di non portare il campo tende IG e la seconda, a distanza di qualche giorno, in cui comunicavano la scelta di non venire all’evento come forma di protesta per questa mia ipotetica frase. Comunicazione quest’ultima non fatta alla mia persona, ovvero al diretto interessato, ma ad un altro membro dello staff.
Il discorso sembrava chiuso con il nostro placido prendere atto di entrambe le comunicazioni delle loro decisioni stabilite su elementi facilmente confutabili. Armati della migliore disponibilità alla tolleranza e alla pazienza, lo staff, ha scelto di ignorare anche la relazione evidente tra le voci diffuse, il gruppo che ne ha fatto motivo personale di protesta, e il danno diretto al buon nome mio e dello staff, anche e soprattutto in virtù dei rapporti personali che intercorrono al di fuori del gioco e delle gerarchie associative. L’amarezza in questi casi è tuttavia per noi grande, perchè dopo tanto profondere sforzi e energie per il divertimento degli associati, mantenendo le quote de I rami di Yggdrasil le più basse come rapporto tempo di gioco – entità della quota rispetto ad altri progetti presenti nella stessa area geografica, ci si aspetterebbe un diverso grado di rispetto personale e non l’atto meschino e vigliacco di diffondere falsità ai nostri danni.
Tutto Sarebbe filato serenamente fino all’evento, se non fosse che un mio caro amico, un giocatore che in precedenza era nello staff logistico, nel pomeriggio di lunedì 30 Maggio ha inavvertitamente condiviso una mia foto scattata mentre ero intento nel 2019 a rappresentare una ferita durante Battle For vilegis e foto ritoccata con la scritta “Quando scopri che i norreni non vengono e perdi € 550,00”.
In circostanze diverse, avremmo volentieri ignorato una simile puerile dimostrazione di rabbia e astio, in quanto superiori ad un siffatto deprecabile livello di bassezza intellettuale che dipinge già di per sé chi può esserci dietro.
Il punto di tutta la comunicazione è che la sola realizzazione dell’immagine, in sè e per sè, concretizza e rappresenta una prova tangibile e oggettivamente incontrovertibile che qualcuno si sia preso la briga, armato evidentemente di motivazioni personali, di realizzare una simile immagine e al contempo di diffonderla in qualche modo. Potremmo facilmente cedere alla tentazione di risalire logicamente ai responsabili, tuttavia anche in questo caso preferiamo abbracciare la tesi degli “innocenti fino a prova contraria”, incluso il giocatore che l’ha postata, in quanto sappiamo per certo non essere dotato delle competenze necessarie a scrivere frasi su una foto, e anche perché si è subito scusato asserendo, e gli crediamo, di non aver nemmeno notato la scritta al momento della condivisione.
Tuttavia questa immagine è ipso facto dimostrazione che l’esistenza di tali intenzioni diffamatorie non solo è reale e tangibile, ma che ha anche raccolto una sorta di consenso sotterraneo e vigliacco alle spalle dello staff.
Onde palesare quanto non siamo affatto contriti e dispiaciuti all’idea di “rinunciare” a quote evento se questo serve ad allontanare definitivamente eventuali giocatori intenti a seminare zizzania e perpetrare simili comportamenti tossici da qualunque progetto o attività di The Living Theater per gli anni a venire, Io sottoscritto in qualità di Presidente dell’Associazione, comunico quanto segue:
A) Lo Staff de I Rami di Yggdrasil, con il solo intento di spegnere definitivamente questo moto diffamatorio ai danni del progetto e con la speranza di ripristinare il prima possibile un corretto e sano clima associativo, in cui ignoti soggetti rabbiosi e tossici siano allontanati a mezzo di espulsione e conseguente BAN a tempo indeterminato da ogni attività associativa di The Living Theater, invita chiunque sia allineato e concorde con il contenuto di tali succitate voci e dell’immagine diffamatoria ad assumerne la responsabilità e ad “uscire alla luce del giorno” e in rispetto alla propria onestà intellettuale, di confermare apertamente la propria intenzione di diffamare e danneggiare la mia persona e l’associazione.
B) Tutti i giocatori convinti di aver udito dalla mia bocca la frase oggetto della diffamazione, vale a dire “se non vi sta bene quella è la porta” sono invitati a sostenere un confronto diretto con me, vocali e conversazione alla mano.
infine, considereremo chi sceglierà di restare in silenzio in merito a tali fatti come estraneo sia al contenuto delle voci diffamatorie e all’intento di diffonderle, sia distante dal contenuto della succitata immagine, e nulla gli sarà contestato.
Ribadisco infine a tutti voi giocatori di ogni progetto di The Living Theater, che il preservare un clima di gioco sano e sereno è anche una vostra responsabilità. Noi dello staff, per le motivazioni spiegate sopra, siamo purtroppo il bersaglio di chiunque non riesca a gestire un rapporto sano con delle figure autoritarie e sappiamo per esperienza diretta che l’attività sotterranea di chi gode nel denigrare il nostro ruolo e il nostro lavoro è estremamente dannosa per la sopravvivenza del gioco. Noi tutti abbiamo un lavoro, una vita privata e molte altre attività che potremmo condurre, eppure scegliamo di dedicare tempo, fatica ed energie per un’attività volta al vostro divertimento. Il modo migliore per aiutarci a preservare tutto questo è un sano e franco dialogo diretto con noi, senza prestare ascolto alle fantasie deliranti di chi evidentemente ha interesse a danneggiare tutti noi e che sceglie di divertirsi così, anzichè giocando semplicemente, in modo sano e rispettoso.
Grazie per l’attenzione.
IL presidente di The Living Theater
Francesco Anderini
Lo staff de I rami di Yggdrasil
Marica Russo
Andrea Razzino
Alessandro Sisto
Andrea Damiata
Sara Petrillo
Ivan Chianese
Ivan Nicolini
Fabiana Foglia