Eilean ha accolto ancora una volta i Convocati degli Ordini Primevi, offrendo loro uno scenario nuovo, probabilmente dovuto ai mutamenti di Yggdrasil il quale cambia ed evolve in base a ciò che succede su Eilean stessa. Sebbene il Caos fosse in agguato, mortificando e mettendo a rischio i membri degli Ordini, non è stato l’unico pericolo per i Convocati. Durante la prima convocazione del II anno del IV ciclo, la Principessa Eilonwy fu catturata da Gmork di Fantasia, rapita e condotta dietro le fila del Caos. Il Bacio del Lupo, fu così potente che assoggettò la ragazza al volere di Re Cornelius, cosa che egli bramava da tempo. Un segno inequivocabile della sua vendetta contro Taron e la vicenda che lo vide protagonista durante la scoperta della Pentola Magica su Prydain. Eilonwy apparve quindi ai convocati in catene, le stesse catene che ancora avvolgono il collo di Gmork e che nuovamente non era presente a questa convocazione. Stanca, debole e chiaramente sofferente Eilonwy sembrava lottare interiormente a metà tra la sua Luce e l’Ombra che invece la stava ferendo e, man mano che l’ombra avanzava a coprirele cime di Eilean, ella sembrava sempre più affaticata. Due membri dell’Ordine dell’Amaranto: Gorlash del clan Denti Di Ferro del Faerun e Lady Kailyn di Land of Ancient, furono catturati e portati al cospetto di Re Cornelius il quale con arti subdole e torture senza fine, riuscì finalmente a scoprire cosa era successo su Prydain durante la prima Proclamazione del IV ciclo.
Richiamato infine da desideri e sogni, Morfeo, Dio del Sonno, colui che regge sogni e incubi e Signore di Onéiros, venne a calcare il suolo di Eilean accompagnato da tre dei suoi incubi più fedeli. Camminando tra i convocati, Morfeo apprese molto di loro e dei loro sogni e incubi e dai sentimenti che questi scaturiscono, emozioni di cui egli si nutre per perpetuare la sua potenza nel suo mondo.
Quello, invero, non era l’unico motivo della venuta del Dio del Sonno su Eilean: nel suo mondo, a causa di un Globo custodito in un Labirinto, stava succedendo qualcosa di strano, qualcosa che lui stesso non riusciva a contenere e, visto che il sogno o l’incubo di un singolo mortale è molto più potente di qualunque azione del Dio del Sonno, Morfeo individuò tra i presenti il Benedetto, ovvero colui che grazie alla sua benedizione e alle coordinate astrali per giungere su Onéiros avrebbe aperto un ponte tra i due mondi tale da essere percorso da chi avrebbe accettato di aiutarlo.
“Alla prima nebulosa dopo la cintura di Orione, celate alla vista di Sirio. Al volgere del mattino sorge l’Abisso: il mio trono si erge alla sue spalle.”
Queste furono le coordinate date all’Ordine del Mirto, mentre il Benedetto fu Quadrifoglio proveniente da Mondo Disco. Avendo le condizioni ideali per andare su Onèiros, una parte del patto con le Streghe di Morva era già stato adempiuto: non rimaneva che avventurarsi su Onèiros e trovare il Labirinto del Dormiente.
Fatto ciò, l’Ordine del Mirto aveva dichiarato l’intenzione di liberare Eilonwy dal giogo del Caos, ma farlo era più difficile di quanto apparisse. Non sono mancati i tentativi, nè le battaglie ingaggiate per riuscire a strapparla dalle braccia di Re Cornelius, tutti finiti nella stessa maniera. Le catene d’oro di Eilonwy la tenevano stretta al Caos. Quando però il tramonto non venne, capitò qualcosa. L’ultimo guizzo della luce del giorno, diede a Eilonwy la libertà di muoversi su Eilean come aveva sempre fatto. La parte non corrotta della sua anima non corrotta aveva schiacciato l’oscurità dentro di lei. Eilonwy si mosse verso gli accampamenti, rivelando agli ordini i piani del Caos, e cosa sapeva circa le catene. I Convocati di Eilean si unirono in una sola voce, e un rituale di immenso potere venne fatto alla Forgia delle Anime, volto a rompere il maglio (?) che soggiogava la Principessa di Prydain, memoria vivente della volontà di Alisea Biancalancia.Tra canti e parole invocate per ogni Ordine comparve la Sfera del Mirto, presa tra le mani di un sofferente Erwin che, a causa del Caos di Eilonwy, divenne riflesso di sofferenza. Tra le mani di Re Cornelius però apparve la Pentola Magica, e quando l’ultimo colpo fu scagliato sulle catene, rompendole, il Superno del Caos ebbe ciò che desiderava da tempo.
Fu così che la Pentola Magica, attraverso il potere di Re Cornelius, cominciò a vomitare il suo potere malefico, e orde di non morti sciamarono su Eilean, mentre Eilonwy, ormai libera dalle catene di Nidavellir, le stesse che ancora oggi tengono soggiogato Gmork, poteva aiutare gli Ordini contro quella rinnovata minaccia. Ma com’era stato possibile tutto questo? Le leggi di Yggdrasil si fondano sull’Equilibrio: Re Cornelius aveva studiato tutto nei minimi dettagli fornendo alle leggi dell’Equilibrio ciò che serviva per dare adito ai due potenti Artefatti, Sfera del Mirto e Pentola Magica, di presenziare su Eilean. E per quelle stesse leggi, un’azione di grande malvagità e una di estrema bontà avevano richiamato i due oggetti e ognuno avrebbe dovuto confluire dove la bilancia era a loro favorevole. Nessun membro del Caos avrebbe quindi potuto più sfiorare la Sfera del Mirto, ma nessun membro degli Ordini avrebbe neanche più potuto toccare la Pentola Magica.
L’unica speranza per gli Eroi dei mondi sfiorati dai Rami di Yggdrasil, è riposta nel gruppo di avventurieri che riuscirà a recuperare il Globo del Dormiente di Onéiros, l’unico oggetto per il quale le Streghe di Morva sono disposte a dare il vero nome di Re Cornelius, con il quale la sua memoria sarà cancellata per sempre.