Anno II del Quarto Ciclo – IV Convocazione: L’Anno dell’Amaranto


I valori del Superno dell’Amaranto, incoronato Varelsen, si sono propagati per tutto il multiverso, raggiungendo di fatto i mondi sfiorati dai Rami di Yggdrasil.

Lo strano e funesto evento avvenuto durante l’inizio dell’Agone nel I anno del IV ciclo, ovvero la convocazione di Re Cornelius da parte di Theodora la Strega dell’Ovest del mondo di Oz, ha in qualche modo influito sul propagarsi di Menzogna, Entropia, Superbia, Sopraffazione e Tirannia, i Valori scelti dai Convocati durante la prima Convocazione del IV ciclo, che permeano il Varelsen.

La blasfema invocazione e convocazione di Re Cornelius di Prydain, ha ispessito la barriera arcana che consente a Eilean di mantenere il proprio equilibrio. L’esplosione dei valori incarnati da Azrael e propagatisi in tutto il Multiverso ha lasciato nel suo nucleo (Eilean appunto), una nube di polvere pregna di essenze malevole (quelle del Superno) che ancora fatica a depositarsi. In attesa che lo smaltimento sia compiuto, il meccanismo di difesa dell’Obelisco ha ritenuto opportuno agevolare la Convocazione e semplificare il processo di eliminazione incarnando i valori in 5 avatar richiamati dalle più basse dimensioni infernali che gli eroi possano distruggere direttamente: Haborym (entropia), Berith (menzogna), Marduk (tirannia), Rahab (superbia),  Malphas (sopraffazione) sono i cinque demoni del Concilio Demoniaco.

Appena giunto su Eilean, Haborym ha stretto un accordo con Cornelius: approfittando delle regole dell’Agòne il superno del Caos ha chiesto all’Obelisco una nuova disfida, i cui termini ha affidato al demone dell’Entropia. Quest’ultimo ha decretato che i Superni subissero uno scambio di corpi al loro arrivo e che agli eroi spettasse il compito di riportarli alla forma originale braccando proprio lui, la fonte stessa dell’Entropia. I tre capi degli Ordini si sono quindi ritrovati in avatar differenti dai propri.
Erwelius (ovvero lo spirito di Erwin nel corpo di Re Cornelius) è stato il primo a risvegliarsi nei pressi dell’Obelisco. Non appena compreso quanto stesse accadendo, tuttavia, è stato attaccato da Cornwin (lo spirito di Re Cornelius nel corpo di Erwin), supportato da altri demoni ivi presenti, ed è riuscito soltanto ad ammantare la propria asta con un’aura di verità e a infiggerla nel terreno prima di essere spinto in una fenditura del Caos. Di norma l’attraversamento di un portale da parte di un superno genererebbe calamità incomparabili, ma il corpo di Cornelius ha agito come uno scudo e ha ridotto al minimo il contatto tra gli spiriti del Mirto e di Erwin e l’essenza pura del Caos.

Gli Ordini quindi si sono ritrovati a sgarbugliare questo infausto avvenimento, non capendo inizialmente che Re Cornelius aveva preso il corpo di Erwin. Scoperto l’inganno, hanno mosso i loro passi all’interno della fenditura del Caos ritrovando un accanito Gmork che li attendeva, insieme ad infime creature richiamate da altri Mondi di Yggdrasil, tra cui lo Stregatto del Paese delle Meraviglie.

Ben presto Gmork ha palesato un suo problema ai Convocati: delle catene dorate gli ornavano il collo, catene inflitte e imposte da Re Cornelius in persona. Quindi ha pensato bene di farsi dare aiuto dai Convocati chiedendo loro di sciogliere le catene che lo tengono imprigionato al volere del Superno del Caos che lui serve per dovere ed equilibrio, ma che odia con tutto se stesso. In cambio ha offerto favori vari ai capi dei vari Ordini. Per togliere il collare (fatto con i valori primordiali di CONOSCENZA – FORZA – SOPRAFFAZIONE ) Gmòrk ha bisogno della Forgia delle Anime o del Laboratorio Alchemico: con questi artefatti e con l’aiuto degli Eroi di Eilean, egli può creare un’arma o un unguento capaci di tagliare o sciogliere il metallo del collare, inserendo in queste creazioni i valori primordiali di PROTEZIONE, VITA e IRA tutti però abbinati a uno Stygma Oxidis Minor. Tale oggetto o pozione, sarebbero serviti a lui per liberarsi dal giogo Re Cornelius e agire indisturbato tra le schiere del Caos.

Intanto l’Agone inizia, sotto questi infausti eventi e gli Eroi degli Ordini, chiamati ancora una volta a dare onore e vittoria al proprio Superno, si sfidano in duelli e gare che porterà uno dei Superni ad essere il nuovo Varelsen di Yggdrasil alla fine del II anno del IV ciclo.

Uno ad uno i cinque Demoni però, spinti dalla necessità istintiva di lasciare Eilean, si sono palesati ai Convocati per essere liberati: uno a uno i Demoni sono stati ascoltati e liberati, ma proprio durante l’avvento di Marduk, ovvero Tirannia, qualcosa è accaduto.

La notte prima al cospetto di Yves/Eve, l’Araldo degli Antichi, i convocati hanno saputo cos’è davvero accaduto su Prydain durante la Proclamazione e il Varelsen ha decretato Guerra al Caos affinché le schiere di Re Cornelius potessero essere sconfitte e abbattute. L’editto di Azrael riguardava tutti i membri del Caos, nessuno escluso: anche Gmork ne avrebbe subito gli effetti, nonostante il collare dorato e i patti fatti coi Convocati. Il subdolo ex servo del Nulla però, aveva teso una trappola agli Eroi dell’Ordine del Mirto, costringendoli a un elevato dubbio morale: salvare il loro amico e leale guerriero, o lasciarlo al Caos rispettando così la legge del Varelsen? In prima istanza si decretò per la seconda opzione, non volendo opporsi alla voce di Azrael, ma Eilonwy, principessa di Prydain e convocata dall’Obelisco come emissario del Mirto in assenza provvisoria del Superno Erwin, in segretezza tenta di parlare con Gmork, suo antico e acerrimo nemico. In tutta risposta Gmork la rapisce, portandola come ostaggio davanti agli uomini del Mirto che intanto avevano ottenuto la scarcerazione del loro amico e leale guerriero, sir Archaon di Land of Ancient. Dinanzi a quella scena e all’impossibilità di liberare Eilonwy, gli Ordini si accaniscono contro il Caos. Gmork lancia però un monito dicendo al Mirto che solo se lo avessero aiutato a liberarsi dalla sua catena, avrebbe ridato all’Ordine la loro principessa.

Gli atteggiamenti dell’Ordine del Mirto quindi, sono stati confessati dinanzi al Varelsen e Tirannia che ascoltava con sommo interesse i fatti avvenuti e quando Azrael chiese per l’ultima volta la lealtà per Yggdrasil e per il Multiverso, tutti scelsero di seguirlo.

Le ultime parole che Eilonwy pronunciò guardando i Convocati del Mirto furono di speranza e amore: l’estrema fiducia che in un modo o nell’altro avrebbero trovato una via che avrebbe condotto alla Luce. Eilonwy scompare nella nebbia del Caos tra le braccia di Gmork di Fantàsia, che ha ancora le catene al collo.

Nonostante la grave perdita e il destino incerto, il Mirto consegue la vittoria della prima Convocazione del II anno del IV ciclo di Eilean con 5 Archèios, segue l’Amaranto con 3 Archèios, in coda la Ninfea con 2 Archèios. Re Cornelius, come Superno dell’Ordine del Caos che non ha conquistato nessun Archèios, è ancora Superno Ultimo.

Alla luce di questi infausti avvenimenti sta per aprirsi la Nuova Agone.

Scritto da Marica Russo
Edit by: Vincenzo Romano