Anno I del Quarto Ciclo – III Convocazione: La Proclamazione

Gli Ordini hanno conosciuto i loro Superni:

Azrael della progenie di Belial dagli Inferi per l’Ordine dell’Amaranto.

Guerka Ronso da Spira per l’Ordine della Ninfea.

Erwin Degenhard dal Vecchio Mondo per l’Ordine del Mirto.

Dopo i fatti della prima Àgone del 4° ciclo, gli Ordini si sono così disposti nella classifica valida per la corsa al titolo di Varelsen: Amaranto 7 Archèios totali, Ninfea 6 Archèios totali, Mirto 5 Archèios totali.

Erwin Degenhard è giunto alla Proclamazione come Superno Ultimo. Questo è quanto è scritto sul Tomo dell’Eterno Divenire:

  Il Superno Ultimo

L’Ultimo quindi rischia di essere corrotto, e via via che concluderà convocazioni con il minor potere tra i Superni, rischierà di essere corrotto sempre più profondamente e senza rimedio. Eliminare la corruzione da un Superno è possibile, ma non è affatto semplice. La prima cosa da comprendere è l’effettiva avvenuta corruzione e, in tal caso, quale frazione spirituale del Superno sia stata toccata dal Caos. Successivamente è necessario affrontare la corruzione che alberga nel Superno Ultimo nel modo più adatto. Il da farsi varia da caso a caso, e solo i convocati dell’Ordine Ultimo potranno comprenderlo e riuscire nella purificazione.

 Si ipotizza che questo meccanismo sussista per rimuovere da Yggdrasil le energie propagate dai Superni che incarnano le combinazioni di Valori meno efficaci e potenti. Se un Superno Ultimo dovesse venire corrotto oltre ogni possibilità di purificazione, questo perderà il suo status di Superno dell’Ordine che lo ha originariamente evocato, e diventerà un elemento del Caos di rango proporzionale al suo potere, ma mai inferiore a quello di Generale

Nel corso di questa Convocazione i prescelti di Eilean si sono ritrovati in un luogo che hanno subito percepito come il cuore di Yggdrasil, pur senza riconoscerne sentieri, alberi e colline. È probabile che anche questo mutamento sia scaturito dal rituale officiato da Theodora, la Strega dell’Ovest.

Nuovi e vecchi eroi si sono scrutati con diffidenza e fronteggiati con coraggio, sebbene al chiarore del mattino ad accoglierli non vi fossero i Superni ma coloro che vengono chiamati “Emissari”. Per il Mirto Giovanni Sforza da Mallus, per la Ninfea Licaone da Asgard, per l’Amaranto Rev da Lordran.

A causa dell’azione del Caos, le tre incarnazioni degli Spiriti degli Ordini sono state assenti fino al tramonto, quando hanno avuto la possibilità di rigenerarsi in seguito alle azioni di Cornelius e di chi l’aveva preceduto: infatti, durante le prime ore dell’ultima Convocazione dell’anno Universale, il Caos, officiando un rito al cospetto degli Antichi che tutto vedono e dell’Obelisco, ha costituito il quarto ordine di Eilean, ponendo a condizione della propria ridefinizione la rinuncia alla partecipazione all’Àgone e quindi al titolo di Varelsen per il proprio Superno. Lo sgomento degli astanti è stato immediatamente dissipato da Yves/Eve che ha illustrato con la consueta chiarezza come un simile sconvolgimento altro non fosse che il frutto delle azioni di Gmork prima e di Theodora poi, le quali, anche a seguito di atti lesivi dell’equilibrio tra le forze degli Ordini, avessero avuto come naturale conseguenza su Eilean la creazione di un quarto ordine il quale, per quanto paradossale, abbia avuto la funzione di colmare lo scompenso.  Neanche ciò, tuttavia, è stato sufficiente a placare l’ardore dei condottieri, che una dopo l’altra hanno affrontato le nuove sfide decretate dell’Obelisco.  

Presto tra le mani dei convocati sono comparse delle sfere rosse custodite in veli tessuti dalle zampe di ragni: ognuna di esse conteneva un ricordo sbiadito di uno dei Superni e ciascuno per essere sbloccato esigeva un’azione specifica, capace di liberarne l’essenza magica. Uno ad uno i ricordi sono stati rivelati ed i convocati hanno acquisito e vissuto in prima persona stralci del passato di Eilean. Così hanno compreso l’importanza della Sfera del Mirto, artefatto creato da Alisea Biancalancia e appreso informazioni essenziali riguardanti la Pentola Magica, Gmork di Fantàsia, Re Cornelius, Tharon ed Eilonwy di Prydain ed infine di un nuovo personaggio, mai visto prima, con in mano una nuova sfera, più piccola di quella di Alisea ed Eilonwy.   

Sebbene mai visto, costui emanava un forte fascino e sembrava dotato di un enorme carisma. In quasi tutti i ricordi, apparvero tre misteriose megere dal volto coperto. Inoltre i Convocati riuscirono a scorgere l’affascinante uomo con Gmork in uno dei ricordi, mentre questi gli porge la sua sfera, e da qui egli cade addormentato in un grande e maestoso labirinto. Essi hanno anche scorto un luogo da raggiungere all’interno del Multiverso, una palude dove tre megere dimoravano indisturbate.  Fu dunque chiaro che Eilean stesse dando un messaggio agli Eroi: tre donne. Morva. Prydain.  Così gli audaci che scelsero di viaggiare verso quel regno lontano incontrarono le tre streghe; Berta, Delia e Mirna dissero loro che Eilean e così anche Yggdrasil avevano una speranza contro Re Cornelius: sconfiggerlo pronunciando il suo nome.

Una facile impresa, se non fosse stato che le tre streghe di Morva non avrebbero rilasciato l’informazione con semplicità. Dopo che i viaggiatori ebbero appurato la veridicità delle loro parole, chiesero cosa costoro avessero voluto in cambio del nome di Cornelius. Fu subito chiaro il loro intento di recuperare la sfera custodita dall’uomo addormentato nel labirinto. Come prendere la Sfera del Dormiente? Chi avrebbe partecipato alla spedizione? Quali pericoli avrebbe nascosto quel luogo? Ma soprattutto, dov’era?

Le streghe furono chiare sul fatto che il labirinto si trovasse nel Regno di Onèiros, ovvero un mondo a metà tra il Sogno e la Realtà, una dimensione accessibile solamente attraverso il sonno e che poteva nascondere insidie assai oscure visto che nonostante viaggiasse solo lo spirito, morire o restare intrappolati nel labirinto restava una possibilità. Riluttanti e non senza remore gli Eroi di Eilean accettarono tutti il patto: fu il Capitano Blake dell’Ordine dell’Amaranto a pronunciare il giuramento. Le parole furono queste: “In cambio del nome di Re Cornelius di Prydain, noi porteremo alle tre streghe di Morva la Sfera custodita dal Dormiente del Labirinto di Onèiros”. Eppure, questo non fu l’unico patto. Fosco Artemisio delle Rose dell’Ordine del Mirto e Callisto dell’Ordine della Ninfea compirono altri due patti con le Streghe. Il primo promise loro la Pentola Magica in cambio della Spada Fiammeggiante di Arawn, Signore della Morte, la seconda il ciondolo posseduto inizialmente da Gmork, poi da Theodora e poi da Cornelius, in cambio di oppiacei e alcolici.

I patti furono stretti col sangue e in quel patto una chiara e pressante sensazione oppresse i Viaggiatori di Eilean: non ottemperare alla parola data o essere negligenti non sarebbe stato giusto. Era quasi come una sensazione di dovere, una responsabilità. Stava a loro scegliere, e la scelta fu compiuta. Tornati su Eilean, forse con l’animo appesantito, li aspettava comunque l’Àgone e le ultime contese che avrebbero proclamato il nuovo Varelsen. A fine giornata e al netto di tutto ciò che era accaduto dinanzi all’Obelisco e al cospetto di Yves/Eve, Azrael della progenie di Belial dagli Inferi, Superno dell’Ordine dell’Amaranto, ricevette la corona di Varelsen, Principe dell’Universo.

Al secondo posto invece giunge l’Ordine del Mirto, al terzo l’Ordine della Ninfea e al quarto l’Ordine del Caos dando a Cornelius di fatto il titolo di Superno Ultimo. Ed è sotto l’influenza dei valori primordiali che permeano l’essenza di Azrael che si apre il nuovo anno del IV ciclo di Eilean, il II anno, l’Anno dell’Amaranto.

Scritto da:
Marica Russo

Editing by:
Alessandro Sisto
Andrea Razzino