Anno I del Quarto Ciclo – La Prima Convocazione

Il richiamo dell’Obelisco ha risuonato nel Multiverso, attivato dal Mistico Medaglione dell’Araldo degli Antichi. Il Ponte tra i Mondi è stato ripristinato ed Eilean attende gli Eroi convocati per ricominciare un nuovo Ciclo nel segno dei Valori Primevi degli Ordini

Ogni Mondo ha il suo anno, noi scriviamo il primo dopo il terzo Ciclo.
Gli Eroi aprono gli occhi e non sono più nelle loro terre, al sicuro tra le genti che conoscono.
Ad attenderli su Eilean, non trovano alcun Superno: ad accoglierli al loro risveglio è solo molta confusione.
Un grido rompe il silenzio. I Convocati assistono a una scena incomprensibile: uomini e strane creature trascinano via una fanciulla in lacrime che urla un nome: Gwydion. Dall’altro lato della piana, un essere mezzo uomo e mezzo lupo impartisce ordini; alcuni degli Eroi vincono lo smarrimento e offrono aiuto alla ragazza, portandola via, mentre i rapitori decidono di affrontarli.

La battaglia termina: gli Eroi non sono riusciti a impedire il rapimento. Giunge al loro cospetto Gwydion, figlio di Don proveniente da Prydain, che ringrazia gli Eroi che sono intervenuti e svela loro che la ragazza è la principessa Eilonwy di Prydain.
Le forze del Caos, guidate da Gmork di Fantàsia in persona, hanno agito in massa per prendere gli Eroi alla sprovvista e privare l’Ordine del Mirto di una potente e preziosa risorsa: ma perché?

Gwydion suggerisce agli Eroi di cercare il Tomo dell’Eterno Divenire e invocare Yves/Eve, l’Araldo degli Antichi; intanto, egli farà ritorno su Prydain per cercare aiuto.

Gwydion ed Eilonwy erano già stati su Eilean prima della chiusura del Ponte tra i Mondi, e potevano essere fonte di informazioni preziose per i Convocati.

Gli Eroi partono alla ricerca del Tomo, trovandolo al centro di una radura su una collina. Portato il Tomo dinanzi all’Obelisco, essi convocano l’Araldo degli Antichi che compare offrendo loro l’occasione di farsi porre domande e di dare spiegazioni: cosa è Eilean? Perché si trovano lì? Cosa sono gli Ordini e il Caos? E soprattutto: come fare per tornare a casa?

La legge principe che vige su Eilean è il Libero Arbitrio. Esso, come ogni cosa su Eilean, va conquistato stabilendo un equilibrio tra forze che facciano riecheggiare i Valori Primordiali degli Ordini in tutto il Multiverso.

Il Tomo dell’Eterno Divenire viene custodito dall’Ordine del Mirto per tutta la durata della prima Convocazione del quarto Ciclo.

Gli Eroi, seguendo le proprie inclinazioni, si raccolgono davanti ai tre accampamenti e concedono agli Spiriti del Mirto, della Ninfea e dell’Amaranto, di comparire per essere guidati in quella nuova avventura.

La prima disfida chiesta dall’Obelisco ha permesso agli Ordini di attivare il potere degli Stendardi. Stando a quanto riportato nel Tomo, essi hanno il potere di guarire istantaneamente tutte le ferite degli appartenenti all’Ordine che ne richiama la forza; tale potere può essere invocato una volta al giorno. Inoltre, gli Stendardi sono importantissimi per portare avanti l’Àgone, ovvero le sfide che porteranno gli Ordini a guadagnare gli Archèios capaci di dare energia al proprio Superno e al proprio Ordine, in modo da vincere la sfida dell’Anno Universale e dare al proprio Superno il titolo di Varelsen, facendo così echeggiare nel Multiverso i Valori Primordiali del proprio Ordine.

Durante le disfide si sono tutti distinti per coraggio, audacia, forza e tattica militare. Guidati dagli Spiriti degli Ordini, ovvero dagli embrioni di quelli che poi sarebbero stati i Superni, ogni Ordine ha dato il massimo riuscendo a portare a termine la prima missione: il Rito della Convocazione Suprema.

Non sono mancate le battaglie contro il Caos, il quale ha cercato in tutti i modi, secondo la sua natura, di mettere i bastoni tra le ruote durante le contese. Ingannando, truffando, imbrogliando pur di volgere la situazione a proprio vantaggio, Gmork ha ottenuto infine ciò che si era prefisso come obiettivo: la Sfera Magica di Eilonwy.

Ma cosa era accaduto in precedenza? Al termine del terzo Ciclo, prima della chiusura del Ponte tra i Mondi, quando Alisea Biancalancia del Mirto vinse la contesa diventando Varelsen, Eilonwy aveva aiutato la sua Superna a far riecheggiare i Valori del Mirto nel Multiverso più a lungo di quanto avrebbero dovuto riecheggiare. Sacrificò parte di se stessa condensandosi in una Sfera Magica, simile a quella che lei possedeva su Prydain, e, grazie a quell’oggetto, Alisea poté espandere i propri domini. Essendo l’ultima saggia e lungimirante Varelsen, sapeva che se avesse compiuto un’azione così estrema, per le leggi che la dominano, Eilean avrebbe cercato Equilibrio. Dunque pensò di racchiudere nella Sfera tre Valori Primordiali, uno per ciascun Ordine: Armonia, Conservazione e Superbia. Alisea valutò che Eilean, per ritrovare Equilibrio, avrebbe scelto un artefatto che avesse racchiuso in sé Equità: si sbagliava!
Eilean diede al Caos un artefatto di pari potenza: la Pentola Magica.
Quest’oggetto, appartenuto a uno spietato despota del Mondo di Prydain, aveva la capacità di risvegliare, mediante un oscuro rituale, un esercito di non morti. Una simile armata gli avrebbe consentito di dominare con tirannia e malvagità. Alisea seppe subito che il suo intento era solo in parte andato a buon fine, ma sapeva anche che il disegno degli Antichi, secondo il dogma del Mirto, aveva sempre uno scopo imperscrutabile! Lasciò quindi che le cose andassero come dovevano andare… e intanto Gmork di Fantàsia attendeva, approfittando della situazione, instillando il dubbio in tutti coloro con i quali parlava, poiché sua convinzione era che fosse più facile dominare chi non credeva in niente: questo, per lui, il modo più sicuro di conquistare il potere.

Riunire la Sfera Magica pregna del Sacrificio di Eilonwy con Eilonwy stessa, avrebbe significato per Gmork convocare un Superno facile da manovrare; era già stato servo del Nulla e non aveva nessuna intenzione di tornare a essere schiavo di obiettivi non suoi. Così, una volta ritrovata la Sfera, a seguito delle azioni di Armonia, Conservazione e Superbia compiute dagli Ordini, anche la Pentola Magica sarebbe riaffiorata su Eilean: e così è stato.

Gmork ha ottenuto ciò che voleva!

Egli ora sa che deve usare tutta la sua astuzia per conseguire i suoi contorti fini, noti solamente alla sua mente perversa.

Intanto però, anche gli Ordini – tranne quello della Ninfea – sono riusciti a convocare i propri Superni.

L’Ordine dell’Amaranto, sebbene fosse il meno numeroso, ha riportato le vittorie più ardue conquistando ben quattro Archèios, tra cui quello conferito dal dominio sulla Forgia delle Anime al momento del Rito della Retribuzione.

Segue l’Ordine del Mirto che, con sacrificio e onore, ha conquistato quattro Archèios, dei quali però ne è stato speso uno per salvare sei membri corrotti dal Caos.

Infine, l’Ordine della Ninfea che, donando all’Obelisco solo Archèios senza Materie Primordiali, ha indebolito il suo Superno. Questi giungerà su Eilean come Superno Ultimo, ovvero corruttibile dal Caos. Se un Superno Ultimo dovesse venire corrotto oltre ogni possibilità di purificazione, perderà il suo status di Superno dell’Ordine che lo ha originariamente evocato, e diventerà un elemento del Caos di rango proporzionale al suo potere, ma mai inferiore a quello di Generale. Questa è la sfida della Ninfea, che dovrà, nella prossima e imminente Convocazione, purificare il proprio Superno e renderlo immune dal Caos.

Sotto questi primi passi mossi dagli Eroi Convocati su Eilean dai Mondi sfiorati dai Rami di Yggdrasil, si è chiusa la prima Convocazione del quarto Ciclo del Multiverso.

Editing:
Vincenzo Romano, Chiara Todaro